L’aglianico, nei diversi biotipi, è senza dubbio il vitigno a bacca nera più diffuso in Campania e in Italia meridionale, da cui si originano vini di grande qualità e prestigio internazionale,noti per la loro bontà fin dal XVI secolo.
L'aglianico è un vitigno di antichissima coltivazione in Italia meridionale e particolarmente in Basilicata e in Campania, sarebbe stato introdotto dai greci al tempo della fondazione delle loro colonie.
Diverse sono le interpretazioni riguardo al nome che deriverebbe da Ellenico o Ellanico. Predilige terreni collinari di origine vulcanica, argilloso-calcarei o comunque di buona costituzione.
Dal punto di vista fenologico è un vitigno a germogliamento tardivo ed a maturazione tardiva. Nelle aree più interne della Basilicata la raccolta viene effettuata tra l'ultima decade di ottobre e la prima e la prima di novembre.
Le produzioni variano molto da località a località e vanno da 40-50 q.li per ettaro a 100 nelle zone più fertili. I livelli zuccherini alla raccolta, se l'andamento stagionale è favorevole, possono essere molto elevati ed associati ad un eccellente contenuto acido.
Con D.P.R. del 18.02.1973 viene attribuita la denominazione di origine controllata al vino "Aglianico del Vulture".
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